giovedì 11 aprile 2013

LXV - 000

Ho letto ZeroZeroZero, il libro nuovo di Roberto Saviano.

444 pagine, vanno via correndo. Mi ero ripromesso di leggerlo dopo i libri che stavo leggendo, ma non ce l'ho fatta. Perdonami, Bill Bryson.

In questo libro Saviano parla di cocaina. 000 è la farina più pura che c'è, quella per i dolci. Saviano sostiene che il mondo sia impastato con questa farina, perchè il mondo ha bisogno di superlavoratori, e il superlavoratore ha bisogno di coca, per rendere.

Al di là delle cose spaventose, dei soldi che vengono pesati e non contati perchè se no non si riuscirebbe a contare in fretta, delle torture orribili di messicani che t'ammazzano come i bambini fanno con le formiche sui selciati, delle partite di polvere bianca nascosta nella pancia della gente, dei cani, della coca liquida che impregna gli abiti della gente e che poi viene risintetizzata in laboratorio, beh...

Al di là di questo c'è Saviano. Un libro nero, molto personale e perciò cupo. Sente ogni singolo giorno di prigionia (non metto nemmeno le virgolette, quello è), e gli pesa essere prigioniero di sè stesso. Collezionista di soffitti, si definisce.

Tra le tante cose che mi hanno colpito, secondo una statistica 1 su 25, almeno una volta nella vita, ha fatto uso di cocaina. Il 4% della popolazione mondiale. Pare poco? Prendete i vostri amici di facebook e vedete quanto viene fuori, rimarrete sorpresi.

Un bel libro, forse meno potente di "Gomorra", che era comunque una novità. Per lunghi tratti sembra di sentire la voce di Saviano che spiega.

Unico consiglio: se siete depressi, meglio se non lo leggete. Il perchè è facilmente intuibile. 

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