sabato 23 marzo 2013

LXI - Risparmiasse quattro sordi

Con il simpatico amico a 15 watt in arrivo (beh, dovrebbe esserlo, hanno fatto prima a fare il Papa che a portarmi un amplificatore), cresce la voglia di nuova distorsione.

Pe risparmiasse quattro sordi - come direbbero a Roma - ho trovato un sito molto interessante. Si chiama

http://www.diystompboxes.com

Per niente ci si può scaricare lo schema dei cloni dei distorsori più famosi (boss ds-1, ad esempio, distorsione classica) e per pochi soldi puoi montare il circuito, comprando la basetta o facendola (ci sono parecchi modi, si trovano anche su youtube, basta saper usare l'acido con cognizione).

Considerando che quattro saldature e due resistenze più una scatola e un paio di jack non costeranno mai 100 euro come costa invece il pedale normale, e considerando l'uso non professionale che devo farci, direi che passarsi quattro ore a divertirsi e smadonnare dietro ai diodi zener può essere una bella idea.

Consigliato ai chitarristi grandi e piccini, possibilmente elettrotecnici in quiescenza. 


lunedì 18 marzo 2013

LX - Forse non è un piacere

Sono un sostenitore dei cinque stelle, credo che ormai si sia capito (vabbè, ratifichiamo). Però la mia testa continua a macinare: avrò fatto bene o no?

Dopo ieri, forse mi dico di no. Grillo si sta dimostrando davvero ottuso, e non pensavo fosse davvero così incapace di scendere a compromessi. Grasso contro Schifani non è nemmeno da pensare chi votare. Se l'empasse continuerà moltissimi si pentiranno di averlo votato.

Ancora più vergognoso è il fatto di minacciare l'espulsione per chi ha votato un uomo di legge. Avrei capito se avessero votato la cosa sbagliata in materia di conflitto d'interessi o del rinvio di certi processi, o comunque temi di una destra ormai al collasso morale, ma non su una cosa del genere.

Forse Grillo non ha capito che la maggioranza dei suoi voti sono arrivati dall'elettorato di sinistra stufo marcio di votare per dei fantasmi come Bersani, la Finocchiaro, Franceschini, D'Alema, Veltroni ecc. e continua a comportarsi come se fosse in guerra con tutti, e non ha manco letto Sun Tzu, se no saprebbe che la guerra va il più possibile evitata, e se proprio va fatta deve durare il meno possibile.

Democrazia, questo serve. Le idee ci sono, e una situazione del genere per essere aghi della bilancia non ci sarà più, a mio modo di vedere. Sfruttatela, o cadremo ancora prigionieri della vecchia partitocrazia, e allora sì, che non sarà più un piacere.

Ah, e i post contro la leadership forse non li censurano manco in Corea del Nord.

giovedì 14 marzo 2013

LIX - Don't believe the truth

Dicono che l'Italia sia fortemente condizionata dall'avere il Vaticano in casa. E' talmente vero, che in Italia non si può abortire nè acquistare contraccettivi. Tantomeno, poi, divorziare o separarsi.
Oltretutto, qui da noi vige il pensiero cattolico unico, ed è impossibile dare un'opinione che non sia quella approvata dalla congregazione per la dottrina della fede.

Le pena, in caso di contravvenzione, come ben sappiamo è il rogo. Ah, quanti ne ha fatti ardere in questi decenni la chiesa! Migliaia di migliaia.
Poi, lo sanno tutti e sarebbe persino inutile dirlo, i sacerdoti, avidi come sono, vengono a fregarsi i soldi di notte dalle tasche. Se nella notte sentite la serratura girare, è inutile pregare, fate solo il loro gioco.

Vi dò anche qualche succosa anticipazione: dopo Ratzinger nazista e Bergoglio collaboratore del regime dei generali, anche Wojtyla pare abbia partecipato attivamente a più e più pogrom contro gli ebrei, Montini ha dato ordine di lanciare il napalm sul Vietnam agli americani e Roncalli mangiava i bambini, come si può evincere dalla pancia, quindi non solo era cattolico, ma anche comunista, pensa tu.

Vamos vamos Argentina
vamos vamos a ganar
que esta barra quilombera
no te deja, no te deja de alentar.


martedì 12 marzo 2013

LVIII - Questa è la mia chiesa (la chiesa dov'è?)

Marzo, tempo di conclavi.

I cieli ricolmi di pioggia piangono la scomp... ah, no, Benedetto è a Castel Gandolfo, vivo e vegeto e Dio ce lo conservi almeno un altro pò. M'ha fatto specie, in un servizio televisivo di oggi, la piazza della cittadina sul lago. Vuota, mentre a San Pietro c'è sempre gente. Il centro è là.

Ho provato sollievo per Ratzinger (no, non Benedetto, Ratzinger: è diverso), io personalmente me ne sarei andato anche più lontano, ma sono scelte.

Quello che mi interessa in questo momento sarebbe non tanto eleggere UN Papa: quello che importa è uno che scombini un pò questa chiesa cattolica.
Noi cattolici, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non siamo come tante pecore idiote (gregge sì, ma pensante) a dire "oh che bello, guarda quanti abusi sui bambini!"

C'era bisogno di specificarlo? No, vero?

C'è anche gente che si vergogna a dire di esserlo, cattolico. E questo per colpa di questi atteggiamenti imbarazzanti da parte dei vescovi che si mettono di traverso quando si tratta di punire. Il che è vergognoso.

La mia idea è che la chiesa vera - l'ho forse anche scritto da qualche parte qui nel blog - dovrebbe riprendere la vera via del cattolicesimo. Gesù dice di regalare tutto e andare con lui, e così dovrebbe essere.
E' chiaro che poi la gente, vedendo dei cardinali che pesano 100 kg pensano che tanto male poi non se la passino.

Con questo non voglio dire che la chiesa debba essere fatta di gente estremamente povera. Dico solo che non puoi predicare povertà se alzi un ostensorio d'oro. Poi io sarò un estremista, ma questo è il mio pensiero.

Non entro nelle questioni dei rapporti tra lo Ior e le varie branche della finanza mondiale, perchè rischierei la scomunica diretta e senza passare dal via, ma la mia opinione è che attualmente la chiesa sia una cosa e il messaggio cristiano sia tutto un altro.

Sinceramente, allo stato attuale preferisco credere in quello. 

martedì 5 marzo 2013

LVII - Incipit

"Ah scrivi?"
"Sì, scrivo"
"E che scrivi?"

Qui c'è la risposta. 

 

"In fondo alla strada c’è una rotonda, davanti alla rotonda c’è una bici, e sopra la bici c’è un signore. 

Il signore dai folti capelli sale e pepe attraversò così il pericoloso rondò della provinciale che porta a Castrozzo, arrivando al supermercato, l’emmecorta.

All’emmecorta ci vanno tutti, specialmente all’orario in cui ci va il signore in questione. Di ritorno dal lavoro viene comoda perché è sulla strada principale. Sul momento non ti accorgi che c’è tanta gente perché il parcheggio resta un po’ sopraelevato rispetto al piano strada, però poi scopri che non ci puoi proprio infilare la macchina, là, a patto di non andare molto molto in fondo, in uno di quei posti dove ci sono i raccoglitori con tre carrelli perché nessuno ci posteggia mai. 

Il ciclista in questione, ad ogni modo, se l’era risolta coi pali che confinavano (il perché resta da capire) un alberello. Poggiò il mezzo, lo incatenò con un lucchetto che probabilmente anche il più scarso dei ladri sarebbe riuscito ad aprire e, soddisfatta la sua sicurezza mentale, entrò nel turbine d’aria gelida dell’ipermercato.

Ipermercato non proprio, in realtà, perché di iper non c’era nulla. In realtà l’emmecorta doveva essere parecchio più grossa, ma il comune - quando c’erano quelli là - s’era rifiutato di trasformare lo spazio in una mega area commerciale, e probabilmente aveva fatto bene.

Il signore però se ne lamentava spesso. Era a favore degli industriali, uno come tanti dalle idee di destra che in Italia però sono costretti a votare la sinistra.
“Per esserci il ricco deve esserci il povero” declamava alle folle il più delle volte, cinicamente. Le folle annuivano. Spesso non erano granchè desiderose d’ascoltarlo, ma lo stavano comunque a sentire. La redistribuzione della ricchezza lo turbava poco."

LVI - Sono in fuga

Dato che l'Italia ha disperatamente bisogno di un governo, tutti parlano di politica.
Per eterno spirito di contraddizione, la finirò io: tanto, il nostro dovere l'abbiamo fatto, quindi non c'è più niente da dire. Sono in fuga.

Parliamo invece di questo bel tempo, di alzaie che si scaldano e gomme che si gonfiano, dell'allegro rito della biciclettata svuotatesta e scalapanza, salutare e consigliabile a tutti: basta decidere se andare verso nord, sud o ovest (est al momento par difficile, ma forse un giorno si potrà fare anche quello).

La bici fa bene a tutto, non ti distrugge il menisco, l'arbitro non c'è, i compagni che non te la passano nemmeno, non ti incassi le dita, non ti lascia cloro sulla pelle e vedi un sacco di posti nuovi, non rompendoti le scatole a fare sempre la stessa cosa come può succedere in palestra. Insomma, è l'attività fisica perfetta.

L'anno scorso la prima biciclettata fu a metà marzo: riuscirà il nostro eroe a ricominciare di questi tempi? Lo scoprirete solo nella prossima puntata...


venerdì 1 marzo 2013

LV - Contrappassi e contrappunti

Ho sempre criticato Berlusconi. Non è un segreto.

Davvero, non riuscivo minimamente a capire che cosa ci trovasse la gente, spesso miei amici, ottime persone, in un uomo del genere. Poi ho capito.

Berlusconi è terribilmente simpatico, se sei delle sue idee. E più ne parlano male, più ti viene voglia di votarlo. Anche il marcio contro di lui gli è a favore, è una specie di Manchester United: gli puoi tirare addosso tutto il fango che vuoi ma prima o poi quelle maglie rosse (rosse? No, vabbè, esempio sbagliato, scusate) tornano a vincere qualcosa, e tu che sei del City rosichi.

Parentesi calcistiche a parte, oggi posso capire perchè non capisco l'astio verso Grillo e i suoi.
Chi li paragona a fascisti (leggi razziali? Dove sono? E Hitler dov'è finito?), chi dice che non hanno esperienza (vero, però si organizzano, studiano: la Gelmini non sapeva niente, e anche Scilipoti non credo fosse molto meglio).
Insomma, pagheranno anche l'inesperienza, ma almeno danno prova di volersi sbattere un pò per l'Italia. Quanti lo fanno?


Poi riguardo al futuro governo stanno uscendo fuori duecentomila ipotesi: addirittura ho letto che Bersani avrebbe "convinto" dei parlamentari 5 stelle a votargli la fiducia.

Ora.

Bersani non è stato in grado di convincere la gente del suo paese a votarlo, ha perso in casa, per dire quanto possa essere convincente quest'uomo. La verità è che la colpa delle elezioni perse è solo dei democratici e di una campagna elettorale imbarazzante -rileggere il blog, please. Sono un misto tra l'Inter dei primi anni 2000 ("non vincete mai") e il Milan edizione La Coruña (come perdere un turno giá vinto).

Il fatto è principalmente che la gente, appena vede coerenza, non capisce più niente. Non si concepisce come i gruppi parlamentari possano non arrivare agli inciuci. Siamo così corrotti dalle classi politiche vecchie che appena vediamo qualcosa di diverso sbarelliamo, per usare un termine tecnico.

E quando parlo di coerenza, non parlo (solo) di Grillo. A Firenze c'è un certo Matteo Renzi, che avendo perso le primarie è ancora lì a fare il sindaco.

Merce rara. Dio ce lo conservi.