martedì 26 febbraio 2013

LIV - Due commenti sulle elezioni

Oggi faccio arrabbiare tutti. Capitemi, e se non mi capite, il tasto "indietro" è là, in alto a sinistra, e buon viaggio.

Sono contento che il centrosinistra sia davanti nei voti e nei seggi (chi mi conosce lo sa).
Sono ancora più contento che il Movimento 5 Stelle abbia vinto le elezioni, perchè diversamente non si può dire.

La mia disamina è che col 29,1% del nano non ci si governa, non di questi tempi, non con questo sistema. Lui ha preso i voti dei suoi pasdaran, gli inconvincibili, la parte dell'Italia che continuerà a votarlo sempre e comunque. Il problema è il PD. I voti dei 5 Stelle erano i loro, in massima parte.

Il PD ha, infatti, la sindrome dell'Inter dei primi anni 2000. Non vince mai. Ma lo dico con la massima benevolenza, sia chiaro. Scelte sbagliate, campagna elettorale chiusa e tendente all'inesistente (volevo andare a sentire Bersani, nemmeno sul sito del partito c'erano giorni e tappe della campagna elettorale).

Aggiungiamoci anche poca apertura al nuovo, pochissima coscienza del fatto che il battito d'ali delle farfalle, tutte insieme, fanno uno tsunami a Montecitorio e la frittatona è fatta. Diciamo che hanno letto molto, molto male la partita.

Grillo. Perchè? Protesta, sì, però anche idee. Chi dice che questo sia un movimento solo di protesta e senza proposte recuperi il programma e se lo legga, una buona volta. I tempi del V-Day sono lontani, non è più il partito dei vaffan***i.

Se sto male io e non trovo lavoro, nemmeno i parlamentari devono stare bene. Il gioco si fa duro, e non essendo così incivili da andare in parlamento a mandare la gente coi forconi, ci abbiamo mandato i loro civilissimi rappresentanti. E' la democrazia, bellezza. Dopo essersi sussati 20 anni di Silvio, mi pare il minimo.

Sono contento anche perchè questo parlamento è un messaggio di speranza per il futuro: tantissime donne, tantissimi under 40 alla camera e tanti 40enni al senato. Ci si poteva pensare? Sì. Però nessuno l'ha fatto.

Mi riservo, come tutti, di vedere cosa succederà ora, e quanto la teoria si tradurrà in pratica. E' dura, è durissima. Si entra in un ingranaggio, speriamo che lo sappiano usare bene, e a favore di tutti.

Magari col PD.

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