mercoledì 25 giugno 2014

CIII - I miei 2 cent sull'eliminazione

Oggi mi sento un po' come se mi avessero levato qualcosa di bello. No, non la milza. Qualcosa tipo la chitarra, o cose del genere.

Il giochino, ecco. Il campionato del Mondo per me è stato un bellissimo giochino col quale vedere persone che non vedevo da lungo tempo, emozionarmi, aspettare. In fondo si vive per sognare no? Questo è, e se lo dice Calderon de la Barca ci possiamo credere.

Quello è chiarissimo è assolutamente il fatto che al di là delle colpe di Balotelli che non la butta dentro (perché? Immobile l'ha buttata dentro? Cassano? Insigne? Cerci?) sicuramente il sistema di gioco ha fatto meno che pietà. Il vero colpevole, per così dire, è Prandelli.

Possiamo dire che il calcio italiano non produce grandi talenti, e forse non andiamo tanto lontano dalla verità. Ma il Costarica e l'Uruguay, messe insieme, non fanno la popolazione della Lombardia e sono entrambe agli ottavi. Qual è il motivo? Possibile che ci siano così tanti problemi a raccattare non dico 23, ma almeno 11 giocatori in grado di fare quattro punti in tre partite?

Il problema, ve lo dice un fesso, è l'organizzazione di gioco. Prandelli nella sua lunga vita sportiva non ha mai vinto niente. Il suo apice è stato un quarto posto con una Fiorentina stellare, però parliamo ormai di tanti tanti anni fa. Il materiale umano non è così scarso come si crede. Però se ti metti a provare schemi prima o (orrore!) durante il mondiale, che risultati ne avrai mai? Perchè l'Italia non dominava il gioco? Perchè non è riuscita mai a proporsi in attacco in maniera seria durante tutta la manifestazione?

Bene le dimissioni, grazie di tutto (no va beh, di Thiago Motta no) e buon proseguimento.


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