giovedì 29 novembre 2012

IX - 2009, reloaded

Oggi, facendo coincidenza con l'autobus, mi sono fermato - caso strano - in un paese dove avevo già lavorato nel 2009.

Faceva strano, faceva davvero strano. Il fiumiciattolo vicino alla fermata, che ora è diventata coperta, era pieno d'acqua. L'azienda di trasporti è cambiata. Mi pare d'averci messo persino meno ad arrivare: una volta c'erano degli autobus enormi, doppi, freddi, coi sedili tipo seggiolino dello stadio. Su quelli di oggi si stava bene.

Ai tempi non mi sembrava granchè bello. Non ci vivrei, ovviamente, però non mi è dispiaciuto. Mi è mancato solo di salutare il mio barista preferito di quell'anno: come sempre, all'una e un quarto il bar-panetteria-pasticceria (?) era chiuso.

Questo per dire che tante volte, le cose che al momento ti sembrano negative, dopo un pò, viste sotto un'altra luce, o un'altra maturazione forse erano un attimino da rivalutare.

Se uno legge il testo di "Rain" dei Beatles - giorni giusti per leggerlo, da queste parti - capisce non tutto, ma molte cose della vita sì...

Post scriptum: Andando via da quel paese mi è venuta in mente una cosa: chissà il ragazzino straniero (simbolo indiscusso di quell'anno scolastico, perchè ogni anno scolastico ha il suo emblema) che fine ha fatto.

Ma forse non lo voglio sapere davvero, eh?


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