venerdì 18 gennaio 2013

XXXIV - Musica!

Ho letto un'intervista (vecchia) a Fabrizio Tarducci.

Diceva che effettivamente in un mondo dove pochi dicono qualcosa, chi dice qualcosa è considerato un genio, quando invece tutto questo dovrebbe essere normale. Parlando di Travaglio e Santoro:

«Sono tra le poche voci fuori dal coro in tv.
In un mondo normale sarebbero persone normali ma nel nostro Paese è talmente assurdo dire le cose che sono visti come degli eroi».


Su Santoro non sono d'accordo, mi sembra solo una stampella a cui il nano s'è appoggiato per cercare di prendere voti. Travaglio è un ottimo giornalista, si documenta e scrive con cognizione di causa, non sparando boiate. 

In effetti, in questo periodo di elezioni (con la L, non con la R, eh?) sta davvero uscendo fuori il peggio dell'Italia. Non esiste una campagna elettorale sui temi, esiste solo l'immobilità del PD con Bersani che fa finta d'essere una lucertola al sole e parla il meno possibile, Monti che poverello qualcosa deve dire a sua discolpa e Cavalier Catastrofe, su cui ogni commento è superfluo. 

Uno che parli di qualcosa non c'è, tutti nuovi fratelli Grimm ad inventare qualche nuova fiaba che verrà disattesa (non ci credete? Controllare i programmi delle passate elezioni, please). 
E cosa c'entra la musica? Vi chiederete. 

C'entra. In un mondo musicale "tradizionale" (almeno quello italiano, all'estero è diverso) dove non si parla pressochè di niente di attuale (esattamente come i partiti politici di oggi) ed il modello testuale di tema per tutte le canzoni è fondamentalmente "Laura non c'è", il rap porta una ventata di realtà e novità, piaccia o non piaccia. 

Aspettando il rapper della politica, ascoltatevi Fabrizio Tarducci... 

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