mercoledì 23 gennaio 2013

XXXVI - Novello Pereira

Col lavoro che faccio si capisce benissimo una cosa: se i genitori sono presenti, la gente è trattata meglio, più inserita, più serena.

Credo che Corona i genitori li abbia avuti lontani o comunque non siano stati granchè. Se è uscito com'è, un motivo ci sarà.

Quello che mi preoccupa è la deriva di tutto l'ambiente-Italia. C'è davvero gente che sostiene quest'idiota, che fa finta d'essere figo continuando a curare la sua apparenza, ma che in realtà è uno che non riuscendo a fare soldi nella maniera lecita cerca di farli in quella illecita. Tra l'altro è così sfigato che quando lo beccano ha anche paura d'andare in galera, pensa un pò.  

E' un pò l'uomo più benvoluto d'Italia, in questo senso credo che presto lo vedremo tra le fila di un noto partito dei ladri, perchè come spacca le opinioni lui non ho mai visto nessuno. A parte un noto prescrivente.

L'obiezione è: sì, però quelli che uccidono sono fuori dopo due giorni e lui per due foto deve stare cinque anni in carcere.

La mie risposte, in questo caso sono due:

1) Se gli vuoi così bene, vallo a trovare e portagli la torta con la lima, o le arance.

2) Io non sono perchè Corona esca, ma perchè in carcere ci entrino anche gli altri.

Curiosamente, è finito in Portogallo, il Portogallo di Pereira del mio ultimo post. Coincidenze.

Qualcuno gli dica che non c'è più Salazar, potrebbe rimanere deluso almeno quanto me dai miei connazionali.
Sempre che per lui Salazar non sia una marca di sottaceti, e il dubbio che lo possa pensare è forse l'unica cosa legittima di questa storia.

Nessun commento:

Posta un commento