giovedì 2 maggio 2013

LXIX - Un gran bel libro da leggere

Prendete un frullatore e buttateci dentro un pò di gocce di calmante, duecento grammi di follia pura e un gran bell'alone di mistero. Poi andate a New York e versate il composto un pò sul marciapiede, un pò sui muri delle case, e il resto nell'Hudson. Questa è la "Trilogia di New York" di Paul Auster, e io non so proprio definirlo meglio.

Tre casi appassionanti, cervellotici, quasi da malattia mentale. Un libro che riesce a trasportare dalla parte più oscura e allucinante della mente fino al chiaro, al "plein air" di una mattina di sole newyorkese, con l'odore di muffin e caffè bollente venduto per strada in quella sorta di bicchieroni buoni solo per la coca cola in aeroporto.

Un libro che ti trasporta, che tu lo voglia oppure no, in un'atmosfera dove non si capisce quanto ci sia di vero e quanto di inventato. Quanto Auster veda realmente dalla finestra e quanto sia frutto della sua fantasia. Un puzzle che è anche un bel ritratto dell'America e delle sue fissazioni, manie, forse anche seminfermità mentali quotidiane.

Leggetelo e sappiatemi dire.


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