lunedì 27 maggio 2013

LXXXI - Nobody cares

Stavo guardando i risultati delle elezioni. Due dati sembrano pressochè certi: il primo è che ha vinto la sinistra - quando non c'è da amministrare la Nazione la sinistra vince sempre - e il dato delle astensioni è sconvolgentemente alto.

Punte del 20-30% in meno in paesi dove la partecipazione politica era comunque alta significano una cosa sola: si vince sulla disperazione della gente.

L'effetto-Grillo forse è passato. Il voto a favore della diaria è stato, almeno per me, una delle più grosse delusioni politiche della mia vita. E' inutile fare i diversi: Μια Φάτσα, μια Ράτσα.

La gente  - ancora - non vota più Berlusconi, non riesce a votare la sinistra che s'è agganciata a lui e non riesce ad eleggere un Presidente della Repubblica votato "per acclamazione" e non riesce più nemmeno a votare Grillo, e se ci pensiamo è un record. Roba che se si fosse ripresentato Oscar Giannino sarebbe stato capacissimo di vincere.  

In tutto questo, ne sono certo, mentre le banche prosperano e le industrie vengono acquistate dalle mafie a prezzo di saldo, ci saranno i soliti tromboni fuori tono che parleranno di grandi vittorie, da una parte e dall'altra. Ne parlava anche un certo re dell'Epiro.

Si chiamava Pirro.


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