martedì 4 dicembre 2012

XII - P'abbasciu

Dopo anni ed anni, si torna a fare Natale in terra natia. P'abbasciu, letteralmente "verso giù".

Il Natale in Calabria ha un sapore strano, o meglio, io me lo ricordo così. Sa di torroncino del bar 2000 (il mio bar preferito ha chiuso, purtroppo, e ci rimane solo questo), sa di mandarini raccolti a grappoli dalla pianta ed infilati in bocca quasi interi, ciondolando da una parte all'altra della campagna. Natale giù sono anche mortiferi pranzi con carne, pasta e pesce.

Il tutto, ovviamente, piccante.

Natale giù è la Reggina che gioca col Vicenza nel 2012, la prima partita della mia vita contro il Sora nel 1994-95, la Ternana, il Pescara, il Torino, il Chievo e le altre partite invernali alle quali sono andato. E' la Viola, col palazzetto nuovo pieno, perchè la Viola era tra le prime in A1, non tra le ultime in B1.

C'è da dire che Natale giù è Natale senza neve, e a Natale la neve ci vorrebbe. Però c'è il capicollo (no, non "coppa": CAPICOLLO), le teste del maiale - che schifo - appese, l'aria freddina, ma non fredda, ogni tanto una schizzatina di pioggia. Poca.

E' soprattutto un rivivere qualche momento passato, forse per una delle ultime volte. E vediamo come va a finire.

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