mercoledì 12 dicembre 2012

XVII - Questioni di fede

Stavo dando un'occhiata a twitter, perchè ogni tanto si trova qualche battuta simpatica nei "migliori tweet al Pontifex", che racchiude le peggiori merdate (termine tecnico) che la gente manda al Papa su twitter.

Ora, vabbè, quella delle stecche di sigarette mi fa anche ridere ("portami una stecca di sigarette, che là dove sei tu costano meno") ma la maggior parte sono cose che 1)non fanno ridere e 2)sono senza senso.

Una tizia, ad esempio, racconta d'essere sfruttata al lavoro e mal pagata.

Sì, va bene, ma scrivi alla CGIL, non al Papa, che c***o c'entra il Papa?

L'IMU. Ok, anche secondo me bisogna che la Chiesa, come tutti i cittadini o le società che hanno un bene immobile, debba pagarla. Ma che lo scrivi a fare a lui? Pensi che lui da solo dica "Oh, quante ricchezze che ho! Ora paghiamo l'IMU, dai". Forse che noi ci sentiamo in colpa d'essere troppo ricchi e diciamo "mah, oggi mi va di pagare qualche tassa in più per avere un pò di giustizia sociale" ? Non siamo gli stessi che sorridono di fronte ai professionisti che chiedono "serve la ricevuta o..." ?

Scriviamole a Monti, Napolitano, ecc. ste cose. Però ricordiamoci bene di come siamo noi, senza voler essere ipocriti.

Poi, come mi faceva notare il buon Giuseppe, andrebbero scritte cose più serie, se proprio si volesse protestare. Di motivi ce n'è: il prendere a calci nel culo i sacerdoti che abusano potrebbe essere uno. Non far beccare l'AIDS agli africani. Smetterla di adornare le chiese con roba d'oro e finirla coi preti questuanti durante le Messe.

Siamo noi a decidere se e quando dare. Se io sento che uno mi chiede soldi non gliene dò apposta (ma io sono fatto male, probabilmente).

La fede è una gran cosa, ma spesso i "capi" ci fanno vergognare d'essere cattolici. Dicono A e fanno Z.

Come migliorare le cose? Il metodo c'è già, ed è insito nella Chiesa: basterebbe ascoltare San Francesco.

Quella sì, sarebbe una grande rivoluzione.


Nessun commento:

Posta un commento