lunedì 10 dicembre 2012

XVI - Un pericoloso terrorista

Da sempre io ho problemi coi biglietti dello stadio. Evidentemente la mia faccia da pericoloso terrorista impressiona cassieri, impiegati, forze dell'ordine.

C'è un quantitativo d'incompetenza micidiale, unitamente al fatto che vai a vedere la squadra del nano, il che già da sè mi provoca scompensi. Se poi penso che oltre che a lui, una parte dell'ingaggio va a Lillo Foti, la mia rabbia tracima, ma cerco di non pensarci.

Le regole per andare negli stadi, scopro, sono le seguenti:

1) Se vai nel settore ospiti, serve la tessera del tifoso. Se no, c***i. Infatti gli ultras non vanno praticamente più in trasferta. Essendo la tessera del tifoso una schedatura, lo trovo giusto. Che poi la polizia faccia entrare anche i senza tessera è un fatto, ma quello è un altro paio di maniche.

2)Se non vai nel settore ospiti, ci vuole la carta d'identità. E basta. Che poi ti chiedano anche il codice fiscale, se sei davvero figlio di tua madre, che gruppo sanguigno tu abbia e quante corde ha un sitar è un altro paio di maniche anche quello, ma lo fanno lo stesso.

A parte questi regolamenti senza senso... se servissero, pure pure. Ma a che servono? Coi cambi nominativo negli stadi ci entra chi vuole lo stesso. La violenza negli stadi c'è lo stesso. La tessera serve solamente a far fare file e carte di credito che nessuno vuole alle società di calcio. Oltre a demonizzare i tifosi delle curve, ovviamente. Ma questo non c'era nemmeno bisogno di dirlo.

Le stesse società che ovviamente si lamentano perchè gli stadi sono vuoti. Certo, evitare di mettere le partite il lunedì alle 19 o di giocare in posticipo quando ci sono 0 gradi aiuterebbe.

Però forse sono idee troppo intelligenti.


Dimenticavo. No alla tessera del tifoso.

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